#VolontariFacciamoLaDifferenza

“La povertà è la peggiore forma di violenza”

Gandhi

Eccoci qui per aggiungere un pensiero ad un tema delicato come la povertà. Ne abbiamo parlato e abbiamo compreso che la povertà può accompagnare l’esperienza, il territorio, la famiglia. La povertà ci mette in crisi, chi ne ha paura e chi non la vuole sentire nominare, per non dover riconoscere l’impotenza umana, ma soprattutto la violenza che genera, in ogni sua forma. Vengono meno i diritti, l’ascolto, l’interesse, la cura… è un bambino che cresce senza una famiglia, è una scarpa forata che fa entrare nella pelle, nelle ossa, acqua e umidità. È uno strappo alla dignità, all’umanità ferita, che vive la fragilità e cancella la persona. Ecco il senso del fastidio, del rifiuto, del vivere le cose lontane da noi, per fare in modo che non appartenga a nessuno questo senso di piccolezza, di non senso… ed è proprio così, servono altri occhi per vedere, un altro cuore per sentire e un’alta testa per rifiutare. Serve un atto di coraggio che superi l’alibi della negazione e induca a parlare di diritti, di doveri, di attenzione, di prendersi cura. È necessario credere che ogni persona può fare la sua parte per sconfiggere questa forma di violenza, e adoperarsi per far star bene chi, da troppo tempo, vive la solitudine e l’indifferenza.

Mario Palano, presidente
Maria Rita Dal Molin, direttore