IL GRUPPO FIDAS DI ANCONETTA SPEGNE 45 CANDELINE

 

IL GRUPPO FIDAS DI ANCONETTA SPEGNE 45 CANDELINE

Vicenza, 7 marzo 2019. Spegne 45 candeline il Gruppo Fidas di Anconetta. Quasi mezzo secolo di attività sul versante del volontariato ed un fronte compatto di 182 iscritti, dei quali 147 attivi, che quotidianamente si mettono a disposizione della collettività donando il proprio sangue, quindi la vita a chi si trova in difficoltà.

Recentemente il Gruppo associato a Fidas Vicenza, prima federata in Veneto e terza in Italia, ha festeggiato questo importante traguardo, raggiunto con entusiasmo e guardando al futuro con tante idee e progetti in cantiere.

Ed al pranzo sociale, svoltosi alle opere parrocchiali, sono stati premiati i donatori benemeriti, tra i quali si sono distinti i tre 3 fratelli Ortile, che hanno complessivamente le 489 donazioni.

“E sarebbero andati oltre, se non fosse che hanno raggiunto il limite di età previsto – commenta Maristea Rigon, presidente del Gruppo Fidas di Anconetta – ad ogni modo, con la loro esperienza hanno spinto molti ad imitarli e raggiungere buoni livelli di donazioni, recandosi con costanza al centro trasfusionale, dove il sangue serve sempre”.

Con i suoi 182 iscritti, dei quali 147 attivi, il Gruppo Fidas di Anconetta prosegue nella sua attività di promozione del dono del sangue incentrando la propria azione sulla formazione nelle scuole, con progetti mirati all’educazione ed al valore del dono, e la comunicazione alla cittadinanza.

“Ultimo fra i progetti che abbiamo realizzato è l’incontro con Giorgia Benusiglio – sottolinea la presidente Rigon – che il 24 gennaio ha incontrato 130 studenti della scuola media Mainardi ad Anconetta. È stata una testimonianza vera, che ha colpito nel cuore alunni ed insegnanti. È proprio a questo che miriamo. Vogliamo arrivare a smuovere le coscienze, per incentivare azioni concrete di solidarietà”.

Le 70 sacche di sangue che Giorgia ha ricevuto hanno emozionato e fatto riflettere i giovani, che rientrati a scuola hanno approfondito la tematica del dono del sangue e le implicazioni conseguenti all’uso di droga.

“Continuiamo a lavorare su questo versante – conclude la presidente Rigon – convinti che la formazione sia determinante per far crescere le giovani generazioni nel giusto segno della sensibilità e della capacità di donare e donarsi per salvare delle vite”.